Una delle attività fondamentali da eseguirsi periodicamente quando si lavora alla parte SEO di un progetto web è quella del controllo del posizionamento del sito su cui si sta operando nella SERP (ovverosia nella pagina dei risultati restituita dai motori di ricerca, nel 99% dei casi si tratta dei risultati di Google che è indiscutibilmente, allo stato attuale, leader del settore), allo scopo di analizzare la situazione corrente e di vedere l’evoluzione nel tempo dei risultati, magari dopo essere intervenuti con azioni mirate delle quali è necessario conoscere l’efficacia.

Questo tipo di monitoraggio viene normalmente effettuato per un gran numero di chiavi di ricerca, tutte quelle per le quali si vuole posizionare in maniera ottimale il sito, ed è facile intuire come si tratti di un lavoro piuttosto stressante se viene effettuato manualmente, ovvero inserendo le chiavi direttamente nel form di ricerca ed andando a controllare i risultati (che non sempre saranno in prima pagina, ma potrebbero essere in quelle successive..).
Sono presenti sul mercato numerosi strumenti che permettono di controllare automaticamente le chiavi di ricerca, inserite in suite di programmi SEO più o meno avanzate che permettono anche altri tipi di controllo (per esempio, il numero dei backlink, la reputazione del dominio su cui è appoggiato il sito..), ma sono normalmente tutti prodotti a pagamento, occorre effettuare un investimento per poterli utilizzare.

Esiste però in rete un comodo strumento gratuito, WhatsMySerp, che permette di controllare le proprie chiavi attraverso un’interfaccia semplice ed intuitiva, dotato anche di funzioni avanzate che permettono di salvare i risultati degli ultimi 2 mesi, crearne un grafico ed esportare il tutto in formato excel, chiedendo in cambio la semplice iscrizione (non onerosa, ribadiamo) al sito.

Il funzionamento di WhatsMySerp è molto semplice, per prima cosa come premesso occorre registrarsi sul portale ed ottenere uno username identificativo, con il quale poi si avrà accesso alle funzioni del sito. Una volta completata la registrazione si accede alla pagina di gestione dei propri domini, che permette di inserirne un massimo di 20 per ognuno dei quali sarà possibile controllare fino a 25 chiavi (piccolo consiglio, se per uno dei domini si avesse la necessità di controllare un numero di chiavi maggiore, sarà sufficiente ripetere il nome del dominio, utilizzandolo 2,3,4 volte, e si potranno controllare 50,75,100 chiavi….). Il numero massimo totale di chiavi controllabili è quindi di 500, un numero abbastanza elevato che si può adattare anche a chi gestisse un network composto da diversi siti. All’interno della pagina di gestione domini andrà anche specificato il motore di ricerca per cui si vogliono ottenere risultati, solitamente per siti in italiano si sceglie la versione it di Google, mentre per siti internazionali è consigliabile impostare la pagina globale (.com).
Una volta impostati i domini, si accede alla pagina SERP Checker che permette di inserire le chiavi da ricercare, suddivise per sito (nell’apposito menù a tendina “Domain Name” saranno presenti i nomi inseriti in precedenza), con a fianco una casella che permette di indicare il numero di richieste mensili di quello specifico termine di ricerca (questo dato, se lo si riesce a ricavare ad esempio con lo strumento gratuito messo a disposizione da Google Adwords, è utile per indicare la popolarità e quindi l’importanza di una chiave).
A questo punto il sistema è in grado di procedere al controllo della SERP, effettuabile sia attraverso i pulsanti posti a fianco di ogni chiave, sia attraverso il comodo bottone di controllo massivo posto in fondo alla lista, che lancia in parallelo il controllo di tutti i termini presenti nella lista.
Dopo un breve tempo di elaborazione si ottengono, nella tabella a fianco dell’elenco delle parole, i risultati che comprendono la posizione corrente, la posizione precedente, l’indicatore di tendenza (in salita, stabile, in discesa) ed il miglior risultato ottenuto (notevole il fatto che il sistema sia dotato di una archiviazione storica di 2 mesi).
A fianco della tabella sono presenti 2 schede, una indicante le prime posizioni della SERP, con l’url preciso dei concorrenti, l’altra contenente il grafico con l’evoluzione nel tempo del posizionamento del sito in relazione alla chiave che si sta studiando.
Come già accennato, è possibile esportare in formato excel sia la tabella con i risultati numerici che il grafico di ogni chiave, permettendo così di concatenare i risultati ed effettuare una analisi puntuale anche di periodi più lunghi dei 2 mesi consentiti dal sito.

Come strumento opzionale viene messo a disposizione un tool che permette di controllare la densità di ogni parola chiave, ovverosia quante volte lo specifico termine di ricerca è contenuto nel testo di cui si sta facendo l’analisi. Su questo elemento sono presenti in rete pareri discordanti, secondo alcune scuole di pensiero si tratta di un fattore importante ai fini del posizionamento, secondo altri è invece un concetto superato e di cui gli spider non tengono conto nel momento in cui analizzano i contenuti. Qualunque sia la verità (ovviamente Google non rende pubblici gli algoritmi con cui genera le SERP, quindi si possono soltanto fare delle ipotesi), si tratta di uno strumento aggiuntivo che può aiutare, in taluni casi, a controllare se il contenuto è stato ben formattato in modo da essere facilmente compreso dai motori di ricerca.

In conclusione, WhatsMySerp è un sito di notevole utilità, piuttosto rapido e preciso, che permette di effettuare l’analisi delle SERP senza dover acquistare alcuna licenza software (viene da se che nel momento in cui si renda necessario possedere un prodotto SEO completo, magari perché si gestiscono centinaia di siti, ci si orienterà poi sulle suite a pagamento, ma per iniziare o per chi segua pochi siti quello proposto è uno strumento molto valido).

 

Categorie: SEO

0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *